Le reti da circuizione distese in banchina si presentano come enormi reti rettangolari che possono essere formate o no da varie pezze, esse pure rettangolari, diverse per la dimensione di maglia o il titolo del filo con cui le pezze stesse sono costruite. Le reti a circuizione possono essere a chiusura se tramite un cavo è possibile chiudere la rete sulla lima dei piombi portando contemporaneamente la stessa a bordo, o senza chiusura. La pesca si effettua chiudendo le reti al fondo, mentre il galleggiamento della parte superiore è garantito dalla lima dei galleggianti. La lima dei piombi costituisce la zavorra che permette l’affondamento della rete stessa. Le reti da circuizione possono essere calate in mare da una o da due imbarcazioni. Nel primo caso il motopesca percorre un cerchio completo per circondare il pesce. Una volta individuato il banco, la rete è calata e fissata ad un natante chiamato stazza, che rimane fermo. Il motopesca ha invece il compito di stendere completamente la rete, per poi chiudere il cerchio ricongiungendosi alla stazza. Nel secondo caso due barche simili della stessa potenza percorrono un semicerchio ciascuno. Per quanto riguarda le specie catturate si possono dividere in due categorie: reti da circuizione abbinate alla attrazione luminosa del pesce che sono usate per la cattura del pesce azzurro (acciughe e sarde) e reti da circuizione per la cattura di pesce di grossa taglia, tonni o più in generale sgombriformi. Per la cattura di alici e sarde le reti sono chiamate dai pescatori lampare, ciancioli e saccoleve. Per la cattura dei tonni e sgombri è nota come tonnara volante. Questa pesca pelagica è effettuata da imbarcazioni di media grandezza da 20-120 tsl, con potenza motore superiore i 400 cavalli.
Tra le reti a circuizione troviamo:
Sciabica:
La Sciabica è un antichissimo tipo di rete da pesca usato in passato in tutte le marinerie. E' utilizzata in modo completamente manuale da un elevato numero di persone (una dozzina). La sciabica è formata da varie pezze di rete di forma e dimensioni di maglie diverse. Sulle braccia si hanno maglie abbastanza grandi che diminuiscono gradatamente verso il centro della rete. Le braccia sono molto lunghe se paragonate al corpo della rete e al sacco. Questi ultimi in alcuni casi sono così ridotti da essere semplicemente un prolungamento delle braccia. L’apertura verticale di bocca è assicurata dai galleggianti sulla lima dei sugheri e dai piombi sulla lima dei piombi: mentre l’apertura orizzontale è ottenuta con il particolare metodo di calo e di tiro.
Circuizione per Tonno:
Il mestiere della circuizione permette la cattura di banchi di pesce molto numerosi; il metodo di pesca comporta che la rete sia calata in modo da circondare completamente il pesce in mare ed impedirne, di fatto, la fuga. Le reti sono formate da varie pezze di forma rettangolare che presentano maglie e filo di dimensioni diverse. La pesca si effettua chiudendo le reti al fondo, mentre il galleggiamento della parte superiore è al solito garantito dalla lima dei galleggianti. La parte sommersa della rete presenta un cavo di chiusura presso la lima dei piombi, che costituisce, appunto la zavorra che permette l’affondamento della rete stessa. La chiusura del cavo fa assumere alla rete la forma di un sacco in cui il pesce resta imprigionato. Le reti a circuizione possono essere calate in mare da una o due barche. Nel primo caso l’imbarcazione percorre un cerchio completo per circondare il banco di pesce. Una volta individuato il banco, la rete è calata e fissata ad un natante chiamato stazza, che rimane fermo. Il motopesca ha invece il compito di stendere completamente la rete, superando i tonni in velocità, per poi chiudere il cerchio ricongiungendosi alla stazza. Nel secondo caso, le due barche percorrono un semicerchio ciascuno. Questa pesca è effettuata da imbarcazioni superiori le 200 tsl.
Circuizione per Alici e Sardine:
Le reti a cianciolo dei pescatori italiani per la pesca delle acciughe e sardine sono tra i 30-100 metri; le barche che fanno questa pesca vanno dalle 50-120 tsl, con potenza motore oltre 400 cavalli. Molto redditizia è la pesca con fonti luminose, le quali permettono di richiamare vicino l’imbarcazione i banchi di pesce. In questo caso due o tre barche sono da appoggio al motopesca. Principalmente la rete è manovrata dai pescatori in modo da accerchiare rapidamente il pesce, per poi tirare con tempestività il cavo di chiusura della rete. Il metodo di pesca comporta che la rete sia calata in modo da circondare completamente il pesce ed impedirne la fuga. Le reti sono formate da varie pezze di forme rettangolari. Nel caso di rete per alici e sardine, la maglia delle varie parti della rete ha sempre la medesima apertura, cambia il diametro del filo. La pesca si effettua chiudendo le reti dal fondo, mentre il galleggiamento della parte superiore è garantito alla lima dei galleggianti. Una volta imprigionate le alici e sardine si recupera gran parte del pescato con i coppi e le volighe meccanizzate per un più rapido e sicuro lavoro, e la rete con il verricello o salparete. Le reti per alici e sardine sono calate da una sola imbarcazione. Una piccola imbarcazione, detta stazza, rimane ferma tenendo un cavo della rete; il motopesca, quindi, percorre un cerchio completo per circondare il pesce. Si pescano alici, sardine, sgombri e suri.